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15 Febbraio 2010 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
TRA BREVE CLONEREMO UN NEANDERTHAL ?
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Possiamo riprodurre un uomo di Neanderthal?

Gli ostacoli scientifici, giuridico ed etici.

Se un giono un uomo di Neanderthal ritornerà a camminare su questa terra sarà grazie alla cattura del suo DNA fatto presso il laboratorio 454 Life Sciences a Branford, Connecticut.

Negli ultimi 4 anni, infatti, son stati raccolti piccoli frammenti di Dna da campioni disciolti in materiali organici, compresi ossa dell'uomo di Neanderthal.

Sequenze genetiche hanno dato ai paleoantropologi una nuova linea di ricerche per testare la biologia del nostro più prossimo parente attualmente estinto.

I primi studi sul DNA di Neanderthal erano incentrati sulle sequenze genetiche dei mitocondri, gli organelli microscopici che consentono di convertire gli alimenti in energia all'interno delle cellule.

Nel 2005, invece Life Sciences del Connecticut in collaborazione con l'istituto Max Planck di Lipsia, in Germania, iniziò un progetto per la sequenzializzazione completa del codice genetico di una donna neanderthaliana il cui scheletro e' stato rinvenuto in una grotta della Croazia Vindija e datata a 30.000 anni fa.

Appena il genoma della donna neanderthaliana sarà minuziosamente messo in sequenza, gli archeologi e biologi avranno di fronte un'occasione che sino a 10 anni fa sembrava fantascienza.

Essi infatti saranno in grado doi guardare la mappa genetica del parente più prossimo al genere umano e capirne la sua biologia, intimamente come la nostra.

Ciò oltre a fornire agli scienziati la possibilità di rispondere a domande sui rapporti tra Neanderthal ed esemplari della nostra specie, come abbiano potuto incrociarsi, ma anche perchè alcune specie separate erano più intelligenti delle specie successive.

..e non solo!

Il genome dell'uomo di Neanderthal potrebbe rivelarsi utilissimo per diverse ricerche per le cure mediche della nostra specie.

Vi è chi pensa che entro pochi anni si potrebbe tentare un'esperimento di clonazione a partire da cellule di Neanderthal.

Queste possibilità aprono un terreno completamente vergine e sconosciuto sopratutto nel settore etico.

Vi sono attualmente ancora alcuni ostacoli tecnici, ma presto potrebbe essere possibile utilizzare il lungo genoma estinto in modo da creare un'esemplare sano di Neanderthal.

I problemi tecnici che si stanno risolvendo son determinati da una contaminazione del DNA originale da batteri che dopo poche ore dalla morte ( 30.000 anni fa ) han cominciato ad attaccare il corpo della donna neanderthaliana.

Occorre quindi un lungo lavoro per separare il Dna contaminante da quello originale.

Per la somiglianxza del Dna tra il Neanderthal e l'uomo moderno, questa separazione può essere particolarmente difficile in quanto potrebbe essere stato contaminato dagli stessi scienziati che hanno portato alla luce il corpo della Neanderthaliana.

I Neanderthaliani e l'uomo sapiens son stati per 5000/ 7000 anni in stretto contatto.

Entrambi vivevano negli stessi ambienti, ma la nostra specie ha avuto un maggiore vantaggio competitivo che ha costretto i Neanderthaliani ai margini dei territori europei.

Si ritiene che questo maggiore "vantaggio" sia dovuto ad una maggiore propensione alla violenza e alla guerra dell'uomo sapiens rispetto ai Neanderthaliani di indole più "pacifica".