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1 Luglio 2009 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Ragusa – Nella acque di Punta Secca recuperato un busto di marmo
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Recuperato dalle acque di Punta Secca un busto di marmo: questa l'inaspettata sorpresa che la quinta edizione del Corso di Introduzione all'Archeologia Subacquea, tenutosi a Ragusa presso il Castello di Donnafugata e organizzato dal Centro subacqueo ibleo Blu Diving e dalla Lega per le Attività Subacquee della UISP.

La parte pratica del Corso, voluto e diretto dalla Soprintendenza del Mare di Palermo, si è svolta nell'area del Palmento (Punta Secca – Ragusa), presso la quale si ipotizza l'esistenza di un porto d'epoca tardo romano-bizantina, presumibilmente legato al vicino insediamento di Kaukana. Barbara Ferrari, corsista proveniente da Massa Carrara, durante lo svolgimento di una lezione didattico-operativa, detta ricognizione a pettine, ha individuato un elemento litico dalla forma inconsueta che si è rivelato, poi, un interessantissimo frammento scultoreo di marmo. Una volta recuperato, il reperto è stata affidato al Museo Archeologico Regionale di Camarina, che lo custodirà fino al restauro.

Molti sono gli interrogativi aperti dal ritrovamento del reperto scultoreo in un sito che conserva testimonianze archeologiche databili a un periodo compreso tra il IV e il VII secolo dopo Cristo considerato che si tratta di un torso maschile dagli evidenti stilemi classici, prodotto quindi in un'epoca precedente, appartenente originariamente a una statua alta un metro. A questo punto, gli studiosi devono stabilire una datazione precisa e perché si trovasse in quel luogo.