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5 Maggio 2005 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
La necropoli? Un tesoro senza futuro
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«Senza soldi siamo impossibilitati a lavorare». E' questo il grido d'allarme lanciato dal direttore del museo archeologico di Frosinone, Dario Petrafesa, dopo il ritrovamento a De Matthaeis di una necropoli volsca. Un immenso patrimonio archeologico (non sarebbe il primo esempio) che rischia di rimanere seppellito tra l'indifferenza e la scarsa attenzione di addetti ai lavori e dell'amministrazione locale. I recenti ritrovamenti nella zona di De Matthaeis sono solo gli ultimi di una lunga serie di reperti scoperti nel capoluogo. Sfatata la convinzione (errata) che Frosinone sia una città senza storia (quando Roma ancora doveva nascere in questa terra c'era un popolo, quello dei Volsci, che si insediò e diede vita ad una civiltà che oggi, dopo millenni, ancora riaffiora) restano dei problemi su come valorizzare questo patrimonio, così come spiega il direttore del museo archeologico di Frosinone, Dario Petrafesa: «Il problema è atavico - continua Pietrafesa - in quanto non vi sono risorse economiche sufficienti sia per proseguire gli scavi sia per eseguire restauri conservativi sulle opere rinvenute. Mancano le risorse umane anche alla Soprintendenza e noi come museo non possiamo far nulla. Lo stesso museo è caratterizzato da spazi troppi angusti per essere valorizzato al meglio e i ritrovamenti archeologici sparsi in città rischiano di restare non del tutto esplorati e di rimanere abbandonati». Esempio ne sono i resti dell'abitazione di origine volsca lungo viale Roma: riaffiorati per caso grazie all'opera di lsu da anni rimangono abbandonati tra le erbacce perché manca chi materialmente continui gli scavi. Ed ancora: la scoperta di una struttura di epoca romana nei pressi del costruendo interporto in via Selva dei Muli, che fine farà? Oltre ad essere recintata qualcuno penserà a valorizzare questo sito archeologico? Per non parlare di via Mola Vecchia dove sono spuntate tombe arcaiche ed un vecchio sito di antiche fornaci. Insomma Frosinone, dopo l'ennesima dimostrazione della necropoli di De Matthaeis, se da un lato può vantarsi di custodire un patrimonio artistico di spessore e di rilievo non riesce a garantire la sua conservazione. E lungo la collina di viale Roma, secondo gli archeologi, si troverebbe un insediamento abitativo notevole di età volsca e romana. Ma se non si scava quando potremo verificare uno splendore del genere?

Sulla necropoli arrivano le assicurazioni di Sandra Gatti responsabile provinciale della Soprintendenza dei beni archeologici: «Nulla sarà lasciato al caso - dichiara - e tutto il materiale ritrovato sarà sistemato nel museo archeologico del capoluogo. Se, al di là delle tombe, non verranno ritrovate altre testimonianze asporteremo tutto il materiale ritrovato, comprese le tombe e le trasferiremo al museo. Solo dopo aver avuto la certezza che, nell'area, non ci sono altri ritrovamenti si potrà procedere alla riqualificazione del rudere».