
BASTIA – Ormai è piena luce, o quasi, sull´enigma che ha tenuto nel dubbio i bastioli durante la scorsa estate. Il misterioso circolo di pietre, circa 16 metri di diametro, riaffiorato in Via Renzini, durante lo sterro per la realizzazione di un parcheggio pubblico, appartiene ad una costruzione di epoca medievale. Lo hanno stabilito le ricerche condotte dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici dell´Umbria e rese note nei giorni scorsi da Maria Laura Manca.
Si tratterebbe di una chiesa o una piccola basilica cimiteriale riferibile, secondo gli indizi raccolti, ad una data prossima all´anno Mille. Tramonta, così, l´ipotesi avanzata nella prima ora che voleva il reperto risalente all´età romana. Si era parlato con insistenza di un possibile mausoleo romano o comunque di una costruzione inserita in una vasta area cimiteriale, vista anche la collocazione in prossimità della vecchia direttrice stradale che da Assisi si spingeva fino a Perugia.
Da escludere, quindi, la suggestiva ipotesi di un nesso con la necropoli di Asisium, della quale non sono state mai trovate tracce. Nessun riferimento dell´edificio alla romanità, anche se nell´area sono state rinvenute, subito dopo la scoperta, una stele funeraria del primo secolo, alcune monete e ceramiche varie. All´esterno del manufatto principale sono pure visibili tre tombe, una in laterizio e due in pietra, e tracce di una camera pentagonale da collocare prima dello stesso anno Mille.
Si tratta, comunque, di un sito di un certo interesse, come ha tenuto a precisare Valeriana Mazzasette, della Soprintendenza ai Beni Culturali dell´Umbria, perché consente di recuperare una testimonianza nella storia della città. Informazioni che chiudono, almeno per ora, il capitolo sulle interpretazioni.
«Adesso – chiarisce l´assessore alla cultura Giuseppe Belli – dobbiamo stringere le forze, insieme alle due Soprintendenze e alla Comunità, per dare valore e fruibilità a questo sito, intervenendo con la realizzazione di un´area verde e con camminamenti esterni ed interni al reperto stesso».
I rappresentanti del Comune e della Comunità Montana si sono detti disponibili ad inserire nei loro rispettivi bilanci una cifra che consentirà di effettuare interventi di messa in sicurezza e di conservazione della struttura. Anche il Ministero fornirà un apporto economico per questa operazione.
Resta da definire il futuro del parcheggio pubblico di supporto alla piazza di Bastiola, i cui lavori furono immediatamente sospesi davanti all´affiorare dei reperti. «La zona per la sosta – assicura l´assessore ai lavori pubblici, Antonio Criscuolo – sarà realizzata nelle immediate vicinanze».






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