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12 Febbraio 2004 ARCHEOLOGIA
Il Gazzettino Online
La vita quotidiana nel Friuli del Trecento
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È stata inaugurata domenica, e resterà aperta fino alla fine di dicembre, la mostra Il 300 ad Attimis.

«L'esposizione è composta da circa 130 pezzi spiega la conservatrice del museo di via Principale, Daniela Cisilino - presenta un'ampia antologia di oggetti d'uso quotidiano che sono stati individuati nell'ambito del Castello superiore di Attimis durante le indagini archeologiche condotte negli ultimi anni dalla Società friulana di archeologia e dai Civici musei di Udine». La ceramica, che costituisce la parte predominante del materiale esposto, comprende nelle sue prime attestazioni pochi frammenti anteriori al Mille e termina con alcune forme del primo Quattrocento. «L'esposizione ha una valenza didattica poiché documenta, in un'unica località, l'evoluzione di un gusto e la trasformazione degli elementi decorativi per forme che rimangono spesso sostanzialmente uguali».

Sono esposti, per un confronto, anche alcuni recipienti integralmente ricostruiti, databili alla seconda metà del Trecento, rinvenuti nel corso degli scavi archeologici nella Casa della confraternita del castello di Udine. Accanto alla ceramica da cucina e da mensa compaiono poi alcuni oggetti metallici. I reperti, complice la particolare composizione della terra di Attimis, si sono spesso mantenuti in stato di conservazione molto buono. Tra questi, accanto alle armi, anche alcuni attrezzi e strumenti che mostrano quanto ampia e viva fosse l'attività nel castello. «Non va infine dimenticata la presentazione di alcuni elementi in pietra, probabilmente usati per un gioco che doveva servire ad allietare le lunghe pause di un gruppo prevalentemente maschile». L'allestimento si può visitare durante gli orari di apertura del museo.