sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
4 Settembre 2004 ARCHEOLOGIA
AGI News On
Scoperta in museo ragazza pre-incaica sacrificata
tempo di lettura previsto 1 min. circa

Torino - Il destino tragico di una giovinetta di alto lignaggio, sacrificata agli dei e seppellita ritualmente in un'antica necropoli sulla costa centrale del Peru', e' emersa dallo studio di una mummia lasciata in un deposito che, un quarto di secolo fa, aveva rischiato di essere gettata via per il disinteresse del museo che all'epoca la custodiva. Dello straordinario interesse scientifico di quel personaggio si e' pero' accorta l'archeologa Maria Longhena, che vi si e' imbattuta perche' incaricata dal Museo Civico di Reggio Emilia, attuale detentore di quella mummia, di inventariare i reperti del suo deposito. La storia di questo "scavo" nel deposito di un museo e' stata raccontata dalla giovane archeologa Maria Linares, al 5* Congresso Mondiale di Studi sulle Mummie, all'Universita' di Torino. L'appartenenza ad un alto lignaggio della giovinetta vittima del sacrificio (14-15 anni di eta', a giudicare dallo scheletro) e' dimostrata dalla deformazione cranica: le famiglie nobili della cultura Chancay (cui quella mummia e' attribuile, alcuni secoli prima degli Inca) sottoponevano i loro bambini a pressioni prolungate su fronte e nuca, destinate a schiacciare il cranio per costringerlo a crescere con un vistoso allungamento in alto. Sulla parete sinistra del cranio, sottoposta all'esame della TAC, e' stato riscontrato un grosso ematoma: un colpo violentissimo che dovette causare il decesso. Che si tratti di un'uccisione sacerificale e' dimostrato, come hanno spiegato le due archeologhe al congresso torinese, alla presenza di un disco metallico nella bocca della giovinetta (di rame e argento), e dall'inserimento di un tubicino in gola, destinato a favorire l'uscita dell'anima per consentirle di salire come ambasciatrice degli uomini agli dei. Le vittime sacrificali venivano scelte anche per la loro bellezza fisica, oltre che per il lignaggio.