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22 Agosto 2004 ARCHEOLOGIA
Il Gazzettino Online
La collina dei Goti
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ATTIMIS - Un monile d'argento a forma di croce, una grande anfora schiacciata, due olle e qualche piatto. Sono solo alcuni dei reperti rinvenuti nel mese di luglio sulla collina di San Giorgio, ad Attimis dove lo scorso anno è stato individuato un sito frequentato dai Goti. A portare alla luce queste importanti tracce, risalenti al VI secolo, sono stati un gruppo di archeologi e studenti coordinati sul campo dallo studioso Luca Villa e diretti, a livello scientifico, da Maurizio Buora dei Civici musei di Udine. L'area indagata si trova proprio di fronte alla chiesetta di San Giorgio in un punto panoramico invidiabile che certamente fu scelto in passato come punto di osservazione della vallata sulla via per Forum Julii. Il campus di quest'anno ha coinvolto i volontari della Società friulana di archeologia e numerosi studenti di stranieri provenienti dalla Spagna. Il gruppo ha operato partendo dallo scavo 2003 e ripulendo alcuni degli ambienti già individuati. «Tutto ci fa pensare che il sito fosse utilizzato come accampamento militare dice Villa Insieme ai materiali ceramici e a bicchieri in vetro, abbiamo trovato infatti anche una punta di lancia e una punta di freccia». Quello di San Giorgio è l'unico esempio di area gota in tutto il Friuli-Venezia Giulia. Rappresenta quindi una testimonianza fondamentale di riferimento anche per tutta la zona alpina, sia italiana che d'Oltralpe. «Quello che caratterizza maggiormente il sito è la sua breve frequentazione nel tempo: l'area è stata usata infatti solo dai Goti. Non esistono altre significative stratificazioni precedenti o posteriori. È quindi più facile leggerne la storia».