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1 Aprile 2004 PALEONTOLOGIA
University of Chicago Chronicle
IL PIÚ ANTICO OSSO DEL BRACCIO TROVATO IN PENNSYLVANIA
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Come gli animali viventi sulla terra evolsero dai pesci è sempre stato un enigma scientifico. Una parte importante del mistero è la trasformazione delle pinne di pesce nelle braccia e gambe dei nostri antenati. I paleontologi Neil Shubin e Michael Coates dell´Università di Chicago, e Ted Daeschler dell´Accademia di Scienze Naturali di Philadelphia hanno trovato un fossile risalente a 365 milioni di anni or sono, che getta luce su queste trasformazioni.

Nel numero del 2 aprile della rivista Science, gli scienziati descrivono quest´osso, un omero dal Tardo Devoniano trovato in Pennsylvania. E´ il primo di questo tipo proveniente da qualsiasi animale dotato di membra. Questo specimen getta un ponte tra le pinne dei pesci e gli arti degli anfibi.

"Il braccio recentemente scoperto è una pietra miliare che permetterà nuovi paragoni tra i pesci e gli animali dotati di membra, poiché rappresenta una parte dell´anatomia dove molti mutamenti funzionali sono intervenuti nel corso del tempo.

"E´ un mosaico di pesci primitivi e anfibi derivati" ha dichiarato Shubin, principale autore dell´articolo.

Questo pezzo fondamentale del puzzle evoluzionistico non solo condivide caratteri delle pinne primitive dei pesci, ma anche caratteristiche di un vero osso di braccio.

"Quest´osso è molto più robusto dell´omero di alcun´altra delle antiche specie" ha dichiarato Coates, che è specializzato nella transizione tra pesci e tetrapodi e nella divergenza dai moderni lignaggi.

"In relazione agli altri tetrapodi, è ultra sviluppato. Vi è uno spazio consistente per l´attaccamento di un muscolo sostanziale che attraversa il petto."

Questo è il motivo per cui i ricercatori ritengono che l´osso del braccio servisse a sostenere il corpo.

Sostengono che "questa funzione rappresenti la condizione intermedia tra funzione primitiva di direzione e di freno nelle pinne ed il derivato elemento acquatico o terrestre determinativo del portamento e della camminata."

"La dimensione e l´estensione di questi muscoli indica che l´omero giocasse un ruolo significativo nel sostegno e nel movimento dell´animale" ha dichiarato Shubin. Versioni meno elaborate di questi muscoli sono viste anche in molti pesci.

"Quando quest´omero viene paragonato a quello dei pesci –parenti relativamente stretti - appare chiaro che l´abilità a sostenere il corpo è più antica di quanto precedentemente creduto" ha dichiarato Coates. "Ciò significa che molte delle sembianze che noi crediamo evolsero originariamente per rendere possibile la vita, si svilupparono nei pesci che vivevano nell´ecosistema acquatico".

Daeschler and Shubin hanno raccolto lo specimen nel 1993 da un "luogo apparentemente improbabile" ha dichiarato Daeschler, un´autostrada nella Pennsylvania centro settentrionale. Gli strati di rocce lungo la Clinton County Road erano depositati lungo un antico sistema idrico che scorreva nel corso del Tardo Periodo Devoniano, circa 365 milioni di anni or sono. Racchiusi in queste rocce si trovano evidenze fossili di un ecosistema ricco di vita animale e vegetale.

"Abbiamo trovato un numero di fossili interessanti al sito" ha dichiarato Daeschler, "ma il significato di questo specimen non è stato compreso per diversi anni, poiché solo una piccola porzione dell´osso era esposta e la maggior parte di essa si trovava incastonata in un pezzo della dimensione di un mattone di terra calcarea rossa."

Nel 2001, quando il preparatore fossile dell´accademia Fred Mullison, ha estratto l´osso dalla roccia, l´importanza del nuovo specimen è apparsa immediatamente evidente.

"Sappiamo che era un omero" ha dichiarato Coates, "ma era di un tipo completamente differente. Non avevamo mai visto qualcosa di simile prima."

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