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19 Febbraio 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Dietler scopre una statua in Francia che riflette un´influenza etrusca
tempo di lettura previsto 4 min. circa

Una statua a grandezza naturale di un guerriero, scoperta nel sud della Francia, rivela un´influenza culturale della civiltà etrusca, attraverso la regione del Mediterraneo occidentale, superiore a quanto creduto.

Michael Dietler, Professore Associato di Antropologia, ed il suo collega francese Michel Py, hanno pubblicato un articolo sulla rivista inglese Antiquity della statua dell´Età del Ferro, trovata a Lattes, un porto di mare celtico nel sud della Francia, su cui Dietler conduce uno studio.

Hanno trovato la statua di calcare a grana finissima sulla porte del cortile di un´ampia abitazione, cinque miglia a sud della moderna città di Montpellier. La statua si data dal VI all´inizio del V secolo a.C.

"La casa è differente da qualsiasi altra trovata nell´area" ha dichiarato Dietler. "E´ molto più grande di ogni altra casa nell´insediamento e non segue i tradizionali stili architettonici indigeni, ma neppure è precisamente simile a quello degli etruschi o dei greci."

Il gruppo ha scoperto la statua incassata in una porta, ad indicare che era stata riutilizzata come parte della struttura quando la casa fu costruita, in un periodo attorno al 250 a.C. Questa è l´unica statua trovata finora al sito.

"Una cosa che ci appare insolita circa la statua è che è stata trovata in un contesto archeologico sicuro. La maggior parte delle altre statue di questo periodo è stata scoperta nel XIX secolo, per esempio, e non sappiamo da dove provenissero in effetti" ha dichiarato Dietler.

La statua, che è stata danneggiata quando fungeva da stipite, reca anche altre particolarità. Da quel che rimane di essa, in sostanza la parte del torso, gli studiosi hanno potuto determinare che raffigurasse un guerriero inginocchiato nell´atto di scagliare una freccia o una lancia. La maggior parte delle altre statue del periodo ritrae guerrieri seduti o con le gambe incrociate.

L´armatura del corpo e gli indumenti che decorano la statua sono quelli comunemente visti in Italia e Spagna.

In precedenza, gli studiosi avevano creduto che i soggetti delle statue trovate nella regione dimostrassero che fu il nord-est della Spagna ad influenzarne le fattezze. Ma il lavoro di Dietler suggerisce che vi è stata una qualche confusione circa queste influenze culturali, e che alcune si siano probabilmente originate in Etruria, mediante una complessa circolazione di oggetti metallici attraverso il Mediterraneo occidentale.

La statua di Dietler ha due dischi rotondi incisi in rilievo sul petto e sulla schiena del guerriero. Incise sulla statua vi sono anche quattro sottili corde sovrapposte ad una cinta sporgente che passa sopra le spalle e lungo la parte mediana del torso, cingendone le braccia. Sul disco posteriore si nota una parte della coda di un elmetto.

Il guerriero è vestito con una gonna riccamente pieghettata, circondata da un´ampia cintura. La fibbia della cinta sul guerriero di Lattes è uno dei più forti indizi circa la data di creazione della statua: esemplari di questo tipo in tombe in Spagna ed Italia non sono stati più trovati dopo l´inizio del V secolo a.C.

Gli etruschi potrebbero avere vissuto a Lattes come parte di un enclave commerciale. Si trovavano apparentemente ancora lì attorno al 475 a.C., quando l´insediamento divenne parte della sfera di commerci dei Mesalioti, aventi base in una più ampia comunità di greci presso la moderna Marsiglia.

Lattes è un sito importante per la comprensione dell´Età del Ferro nel Mediterraneo occidentale e della storia del colonialismo dell´antica Roma e Grecia. Fu occupata dal VI secolo a.C. fino al secondo secolo d.C., nel tempo in cui la laguna che la collegava al Mediterraneo si riempì di sale, ed i residenti gradualmente abbandonarono la comunità.

Il sito, noto come Lattara nei tempi antichi, fu riscoperto negli anni ´70 a seguito risultato dell´esplosione urbana di Montpellier. Le iniziali esplorazioni archeologiche mostrarono che vi era un sito importante nell´area, che fu preservato; poco dopo furono costruiti ai suoi margini un museo archeologico ed complesso di ricerca.

I ricercatori francesi, a cui Dietler si è unito di recente con colleghi spagnoli e italiani, conducono uno scavo annuale dell´area, che è anche un campo scuola internazionale per studenti laureati. Hanno rivelato, in aggiunta agli unici esemplari artistici, altre particolari figure della comunità.

Al periodo della sua massima estensione, Lattes era uno dei maggiori siti nella regione, coprendo approssimativamente 50 acri. A differenza di altre comunità del periodo, era una pianura fortificata, piuttosto che un forte collinare.

Il porto era un importante sbocco per i residenti celtici dell´interno e li collegava con i mercanti etruschi e greci. Al di fuori della colonia greca di Marsiglia, Lattes vanta le prime evidenze di produzione di olio d´oliva e di vino in Francia.