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2 Febbraio 2004 ARCHEOLOGIA
CulturalWeb.it
Il museo archeologico di Atene non sarà pronto per le Olimpiadi
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Lo ha ammesso il direttore del museo, Nikolaos Kaltsas, in dichiarazioni oggi riportate dalla stampa greca. I lavori, ha spiegato, sono stati ostacolati e ritardati da dispute legali con una societa' che non era stata ammessa alla gara d'appalto. ''Il restauro rischia fortemente di non essere concluso'', ha affermato Kaltsas, aggiungendo che le sale del primo piano, che contengono la straordinaria collezione di vasi e ceramiche dell'antichita' greca e che furono danneggiate dal terremoto del 1999, ''resteranno probabilmente chiuse in agosto'', in coincidenza con i giochi. Il primo piano, che doveva essere riaperto in maggio, ''riaprira' progressivamente da giugno'', mentre le collezioni principali, con i pezzi piu' celebri, accoglieranno i visitatori ''al piu' tardi a inizio giugno''. Vistato annualmente da mezzo milione di turisti, il museo, costruito 115 anni fa, e' stato chiuso nell'ottobre 2002 per il primo restauro dalla seconda guerra mondiale. Kaltsas ha anche spiegato che molti dei progetti iniziali sono stati cancellati: ci saranno solo tre ascensori invece dei previsti sei, ed e' stata rinviata l'installazione di un sistema centrale di condizionamento dell'aria. La causa legale intentata dalla societa' esclusa dalla gara ha costretto il ministero della cultura ad annullare e rifare il concorso. Un destino simile ha colpito il Museo dell'Acropoli, che avrebbe dovuto essere finito in tempo per i giochi, ma che e' stato prima ritardato dalle cause contro il progetto vittorioso (di architetti italiani), quindi dal nuovo concorso e, infine, da numerose cause legali dei residenti della zona e di archeologi che denunciano la distruzione di resti trovati negli scavi. L'edificio, dice il governo, sara' costruito in tempo per i giochi, ma non ancora dotato delle strutture necessarie ad ospitare le opere: solo una sala dovrebbe essere sicuramente pronta ed attrezzata, in caso si giunga ad un accordo per il ritorno in Grecia dei fregi del Partenone, che Atene chiede da anni al British museum di Londra.