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12 Gennaio 2004 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
A Nepi riportata alla luce un´estesa necropoli etrusca
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Testimonianze dell'antica civiltà falisca sono state scoperte a Nepi. La notizia è stata comunicata dalla responsabile di zona della Sovrintendenza per l'Etruria meridionale, Daniela Rizzo. Nel corso di alcuni sondaggi su un terreno, a breve distanza dal cimitero comunale e dalle catacombe di Santa Savinilla, è stata riportata alla luce una estesa necropoli utilizzata per tutto il periodo compreso dal VII° al II° secolo a.C. «Il lavoro portato a termine con molta cura - ha annunciato l'archeologa - ci ha permesso di individuare tre tombe a camera scavate nel tufo e precedute da un dromos di accesso. Una di queste tombe presentava una camera ancora intatta, con i resti dei defunti posti all'interno di loculi sigillati, secondo l'uso abituale, con l'utilizzo di larghe tegole». Di notevole valore e importanza, oltre al vasellame, i corredi recuperati nel corso degli scavi. «All'interno di queste sepolture - ha spiegato ancora Daniela Rizzo - sono stati recuperati alcuni oggetti metallici come orecchini e fibule che sono stati sottoposti prontamente a restauro ed esposti nella mostra sul Costume degli Etruschi inaugurata all'interno del museo etrusco di Villa Giulia a ottobre». L'amministrazione comunale ha progetti ambiziosi dopo questo ritrovamento. «Il nostro obbiettivo - ha sottolineato il sindaco Mauro Giovanale - è quello di arrivare in collaborazione con la Sovrintendenza archeologica al recupero della necropoli in modo da rendere l'area fruibile ai visitatori, in considerazione anche della prossima realizzazione di una nuova e più ampia sede museale». La località dove sono avvenuti i ritrovamenti già era conosciuta nel ´900 grazie alla segnalazione di alcuni contadini che avvisarono le autorità della presenza di alcune tombe. Negli anni ´80, a qualche decina di metri dall'attuale scoperta, ci fu il ritrovamento fortuito di una tomba intatta il cui materiale si può ammirare nel museo civico di Nepi.