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5 Gennaio 2004 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Il mistero dei Bronzi divide ancora gli studiosi
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E´ uscito da pochi giorni in libreria il volume di Mario Luni "Archeologia nelle Marche - Dalla Preistoria all´Età Tardoantica" (Editore Nardini di Firenze) patrocinato dalla Banca delle Marche. «Si tratta del risultato di una ricerca decennale anche se in realtà - ha sottolineato Claudia Cardinali, membro della missione archeologica italiana Cirene in Libia e stretta collaboratrice del professor Luni anche per la realizzazione del volume - sono confluiti nel libro tutti gli studi degli ultimi anni non solo dell´Università di Urbino, ma anche di quella di Macerata e dei soprintendenti ai Beni Archeologici delle Marche. Il territorio della provincia di Pesaro e Urbino è tra i più ricchi di storia delle Marche e certamente ci sono gli insediamenti più importanti: basti pensare a Pisaurum, Urvinum Mataurense e Fanum Fortunae. Il volume ha un grande pregio, di essere aggiornato ai nostri giorni sulla mappa archeologica regionale con schede di ogni singola città e con un apparato bibliografico ricchissimo». In particolare Claudia Cardinali è riuscita a compiere un aggiornamento iconografico a colori sul ritrovamento del teatro di Fano di età romana. Ricca anche la scheda relativa a Pisaurum, città della regio VI, la cui espressione religiosa era rappresentata dal santuario rurale del lucus Pisaurensis, Infine Urvinum Mataurense che, pur essendo di origne preromana, ebbe la sua strttura urbanistica consolidata con la realizzazione della cinta muraria eretta tra il III e il II sec.a.C.

Nel libro ovviamente non si poteva non parlare dei Bronzi di Cartoceto, il celebre gruppo equestre che il Tar di Ancona ha assegnato al Museo Archeologico di Ancona. Fra i vari riferimenti storici c´è anche una recente interpretazione dello studioso austriaco Bòhm che ha identificato il gruppo equestre con la famiglia di Cicerone in seguito a confronti e analisi stilistiche. «L´ipotesi di Bòhm è sostanzialmente valida per un verso e inverosimile per l´altra - commenta però il professore pesarese Lorenzo Braccesi, docente di Storia romana all´Università di Padova - E´ vero che una delle copie del gruppo dei Bronzi proviene dall´isola greca di Samo, come lo studioso austriaco sostiene, ma è antistorico identificare il gruppo equestre in Cicerone e la sua famiglia, in quanto in età imperiale non venivano ritratti nè tanto meno scolpiti personaggi che non appartenessero alla nobiltà. Ritengo invece che originariamente il gruppo bronzeo originario fosse stato collocato nella città di Pisaurum perchè il cavaliere è identificabile con il pesarese Marco Livio Druso Claudiano, che era stato onorato e "venerato" come un Dio, proprio nell´isola di Samo».

Intanto, sempre in tema di archelogia, proseguono gli scavi archeologici dell´Università di Urbino diretti dal professor Mario Luni per mettere alla luce il cuore di Forum Sempronii, l´attuale Fossombrone. L´area del Forum e alcune strutture sono state individuate da fotografie aeree. Gli scavi archeologici sono iniziati nel 1974 e i conseguenti rinvenimenti e le ricerche hanno fornito elementi significativi per la conoscenza dell´assetto urbanistico della città. L´abitato che si estendeva su un´area di circa 35 ettari era compreso su tre lati entro limiti naturali, il fiume Metauro, il fosso della Conserva e il Monte delle Cesane. Recentemente sono stati rinvenuti vari frammenti di bronzo dorato riferibili a statue nell´area della città e anche in connessione con otto basi allineate lungo una grande strada lastricata. E´ stato realizzato il Parco Archeologico di Forum Sempronii, l´unico in provincia, che raccoglie tante testimonianze di una città che presto dovrà tornare alla luce nella sua bellezza.