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28 Luglio 2009 ARCHEOLOGIA
LiveScience
Le palle di cannone potevano realmente affondare le navi
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Molto prima che la Marina utilizzasse i siluri, i razzi ed i missili nucleari per fare fuoco contro il nemico, i capitani di nave contavano sulle armi più tradizionali, le palle di cannone.

Ma quanto efficaci erano le palle di cannone per affondare le navi da guerra? Una nuova ricerca indica che il fuoco di cannone poteva affondare almeno una nave da guerra, recentemente scoperta, affondata nel XIX secolo fuori dal litorale di Acri, in Palestina.

Lo scafo di quercia della nave era insolitamente spesso, sì da spingere autorevoli ricercatori a mettere in discussione la possibilità di penetrazione d'una palla di cannone. Colpi di cannone sono stati sparati in modo sperimentale su repliche delle navi da guerra di legno in altri paesi, ma visto il costo e la complessità di tali esperimenti, sono stati pochi e non collegati in un quadro unitario. Si trattava generalmente soltanto di dimostrazioni episodiche, non sempre validi per estrarne dati scientifici. Così era ancora difficile dire di sicuro se le palle di cannone trovate nel naufragio fuori dal litorale d'Acri fossero capaci di affondare questa nave, in particolare.

L'università Yaacov Kahanov di Haifa, che studia le civilizzazioni marittime e l'archeologia subacquea, ha sviluppato un modello unico con i suoi colleghi che ha permesso di compiere gli esperimenti di sparo su una scala ridotta, quindi riducendo i costi e permettendo la realizzazione di un esperimento controllato, misurato e documentato. Cinque modelli in scala dello scafo della nave, basati sui risultati archeologici, sono stati costruiti e si è fatto fuoco contro di loro per mezzo di un cannone sperimentale, capace di sparare sfere d'acciaio a 100-500 metri al secondo, in modo da simulare il fuoco di cannone del diciannovesimo secolo.

Malgrado la resistenza dello scafo, le palle di cannone l'hanno penetrato anche alle velocità più basse.

Più bassa la velocità, più energia era assorbita dallo scafo e lo danneggiava, scheggiando il legno, e causando più danno al personale della nave. I risultati di questo esperimento, ha detto Kahanov, sono di grande importanza per lo studio della nave e per lo studio delle battaglie navali in quel periodo.

I colleghi di Kahanov in queste analisi hanno aggiunto le ricerche supplementari dell'università di Haifa (Israele) e della compagnia Rafael Advanced Defense Systems Ltd., che sviluppa le armi per le forze di difesa di Israele.