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23 Marzo 2009 ARCHEOLOGIA
San Marco in Lamis
I BENI ARCHEOLOGICI MARINI DEL GOLFO DI MANFREDONIA
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Si è tenuto, Sabato 7 Marzo 2009, presso Palazzo Celestini, in Manfredonia, con una grande partecipazione di autorità e di un attento e qualificato pubblico, un meeting open, organizzato dal Lions Club Manfredonia Host, in collaborazione con il Centro Cultura del Mare di Manfredonia con il patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia, Provincia di Foggia, Città di Manfredonia, Parco del Gargano, Università di Foggia, Soprintendenza Beni Archeologici Puglia.

Il Presidente, ing. Salvatore Guglielmi, nella presentazione ha affermato: "L'intento è quello di fornire l'occasione per l'approfondimento di temi del mare, trattando l'archeologia marina, come uno dei molteplici aspetti del potenziale patrimonio culturale marino del golfo di Manfredonia, al fine di risvegliare la consapevolezza della collettività e il ruolo delle istituzioni nel recepire ed interpretare le istanze sociali, in un'azione sempre più sinergica con la comunità, l'economia locale, e le associazioni. L'auspicio è che una più allargata consapevolezza del nostro straordinario patrimonio culturale e storico, insieme con una più efficace opera di tutela e valorizzazione, sia gratificata da un'adeguata conservazione sul territorio locale dei beni archeologici marini".

Il Prof. Giuliano Volpe, Rettore dell'Università di Foggia, ed ordinario di archeologia, ha rivelato che il bacino di mare che va dalle Isole Tremiti lambendo la costiera sipontina fin giù oltre Salapia, è uno scrigno pieno zeppo di reperti eccezionali, mai scandagliati compiutamente, ma solo qua e là qualche saggio con riscontri di resti d'antiche navi, arredi, anfore, oltre a resti di costruzioni. Inoltre, concludendo, ha rilanciato autorevolmente, la candidatura di Manfredonia a sede di un master universitario in archeologia subacquea e summer school di livello internazionale, e di un museo del mare.

Il Dr. Danilo Leone e la Dr.ssa Maria Turchiano, ricercatori di Scienze archeologiche all'Università di Foggia, hanno portato gli edificanti esempi delle esperienze fatte in Francia, Sicilia, e Albania con la realizzazione della carta archeologica del litorale albanese, e la prospettiva in futuro di estendere la ricerca al litorale italiano per costruire la prima Carta del potenziale archeologico dell'Adriatico meridionale.

Il Dr. Arcangelo Alessio, Responsabile Servizio Archeologia Subacquea, Soprintendenza dei Beni Archeologici per la Puglia, ha largamente relazionato su come si attua la tutela, conservazione e valorizzazione dei beni archeologici Marini. "Ma non meno problematica e onerosa la realizzazione di spazi espositivi per i reperti recuperati, in Puglia c'è molta disorganizzazione e improvvisazione".

Il Gen. Dr. Letterio MUNAFO', Presidente Sez. Puglia, Società Italiana Protezione Beni Culturali, ha evidenziato che "Quello che noi italiani riusciamo a fare all'estero, non riusciamo a fare in Italia. In Puglia l'esposizione museale è quasi inesistente, e sul fronte della tutela troviamo molto spesso i comuni i più inadempienti. Da parte nostra, confermiamo il nostro impegno a promuovere e partecipare a qualsiasi attività di protezione del patrimonio culturale".

Il Prof. Giovanni Simone, vicepresidente del Centro Cultura del Mare, ha sollecitato, ancora una volta, le istituzioni locali, affinché prestino maggiore attenzione perché un patrimonio d'indiscusso valore storico ed archeologico, possa avere la sua giusta collocazione in un museo dedicato interamente al mare.

L' Avv. Paolo Campo, Sindaco di Manfredonia, ha dichiarato "Al di là d'ipotesi suggestive, credo che sia più opportuno valorizzare e rendere maggiormente fruibili le opere di cui il nostro territorio già dispone", rilanciando la vecchia idea di "un Museo del Mare integrato nel Museo Archeologico Nazionale sito nel Castello Svevo-Angioino, dove non mancano ampi spazi potenzialmente dedicabili e che potranno essere resi fruibili anche con ulteriori sforzi del Comune".

L' Amm. Mario RINALDI, Past Governatore Distretto Lions "Apulia", si è complimentato per la brillante iniziativa con il Presidente del Club, sottolineandone l'efficacia e l'utilità per stimolare l'attenzione verso i beni culturali, in particolare quello archeologico, che l'intero territorio pugliese custodisce.

La Dr.ssa Licia Bitritto, Vice Governatore Distretto Lions "Apulia", concludendo la manifestazione, ha evidenziato che se il patrimonio culturale fosse maggiormente protetto e valorizzato, tanti sarebbero anche i vantaggi economici ed i ritorni in termini occupazionali.