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18 Marzo 2003 ARCHEOLOGIA
Focus
La siccità distrusse i Maya
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Le ragioni per cui la civiltà Maya, che abitava nello Yucatan messicano, scomparve quasi improvvisamente circa nel Nono secolo circa sono ancora piuttosto misteriose. Una lunga ricerca ha scoperto che in concomitanza di alcune crisi della società Maya, in cui le città furono abbandonate, ci furono periodi di siccità. E che l'ultima e più grave crisi che ha spazzato via l'intera civiltà è stata casata da un periodo di siccità particolarmente lungo.

Ricercatori svizzeri e statunitensi hanno studiato la deposizione del titanio in sedimenti oceanici al largo del Venezuela, che testimonia dei cicli di clima secco e umido attraverso bande di sedimenti chiari e scuri. E hanno trovato che dal 150 al 250 d.C., quando le città Maya furono lasciate, durante il cosiddetto "abbandono pre-classico"; e che il collasso della civiltà Maya avvenne dal 740 al 950 d. C, proprio in concomitanza di una profondissima crisi di siccità che colpì la regione. La precisione delle analisi è tale che è stato possibile stabilire anche che la siccità colpì la regione in vari anni. Per la precisione iniziò nel 760 e si intensificò nell'810. Un altro periodo secco iniziò nel 910 e durò circa 6 anni.