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12 Aprile 2003 ARCHEOLOGIA
Saimicadove.it
Avo delfino di 45 milioni di anni fa
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Saranno in mostra fino al 12 ottobre, nel Museo di Storia Naturale dell'Universita' di Pisa, i resti fossili dell'Archeoceto, uno dei piu' antichi progenitori di delfini e balene.

Il reperto si presenta incluso in sei lastre tagliate da un unico blocco di calcare nummulitico proveniente da una cava sita a 400 chilometri dal Cairo (Egitto). Il sedimento, e quindi anche il fossile, è presumibilmente databile a 45 milioni di anni fa (Eocene Medio). Negli stessi sedimenti fu trovato, agli inizi del 900, il cranio di Protocetus atavus, che è stato per oltre ottanta anni il più antico cetaceo rinvenuto.

Il sezionamento del blocco ha messo in evidenza la presenza del cranio quasi completo (lungo circa 65 cm), della mandibola e di tutti i denti, sia dell'arcata superiore che di quella inferiore, e parte della cassa toracica con le prime vertebre dorsali e coste in parziale connessione anatomica.

Il reperto si presenta in ottimo stato di conservazione, il che permetterà in futuro il completo liberamento dalla matrice, l'eventuale ricostruzione e il montaggio per lo studio e la musealizzazione. Ad un esame preliminare esso risulta attribuibile al sottordine degli Archeoceti. Sono state riscontrate alcune affinità con Protocetus, anche se apparentemente si osservano differenze tali da poter ipotizzare l'appartenenza del cetaceo ad un genere nuovo. Il cranio e la mandibola sono inclinati di circa 30 gradi rispetto al piano di taglio. Questo fa sì che nelle sei lastre, dalla superiore alla inferiore, siano visibili sezioni che si spostano progressivamente dalla parte anteriore a quella posteriore del cranio e della mandibola.

Il reperto e' stato ritrovato per caso la scorsa estate da un privato durante il taglio in lastre di un blocco di calcare destinato all'edilizia.

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