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22 Aprile 2003 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Leonardo profetizzava Tv e Web cinque secoli fa
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Leonardo da Vinci non fu solo un genio dell'arte e della tecnica ma, con cinque secoli di anticipo, anche profeta dei moderni sistemi di comunicazione come il telefono, la radio, la televisione ed Internet. E' l'ultima interpretazione data dagli studiosi ad alcuni passi del Codice Atlantico (del 1500) conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, che lui stesso definì 'profetie', ma che oggi sono riconoscibili come straordinarie intuizioni telematiche, totalmente estranee alla società antica in cui egli visse, e però molto vicine alla sua genialità.

I passi sono quelli di due 'enigmi' contenuti nel Codice in cui Leonardo scrive: 'Parleransi li omini di remotissimi paesi l'uno all'altro e risponderansi'. E ancora: 'Parleransi e toccheransi e abbracceransi li omini, stanti dall'uno all'altro emisperio, e [in]tenderansi i loro linguaggi', parole riconducibili ad una visione di comprensione e fratellanza tra popoli e culture diverse che prefigurò in epoca lontana i temi odierni della comunicazione globale. Ad un secolo di distanza dai primi esperimenti di Guglielmo Marconi per il 'telegrafo senza fili', che poi divenne la radio, è il Museo Ideale di Vinci a evidenziare queste formidabili intuizioni da visionario di Leonardo fornendo una rilettura dei suoi manoscritti. Il museo darà dimostrazione di quanto Leonardo, 'profetie' a parte, avesse immaginato di dare un seguito alle sue intuizioni, realizzando un modellino di citofono 'per lunghe distanze' seguendo le istruzioni riportate in un manoscritto del 1487 conservato a Parigi.

Il 'citofono' è un congegno pensato per la difesa di fortezze, torri di avvistamento e posti di guardia e che Leonardo, nella sua utopia tecnologica, immaginò parlando di '...cento case, nelle quali stia cento guardie, che faranno per sotterranei condotti sentire una novella in un quarto d'ora, in cento miglia'.

Non è la sola riscoperta che sarà presentata Museo Ideale di Vinci in collaborazione con l'Associazione culturale Leonardo Universalis, nell'ambito delle 'Celebrazioni leonardiane'. Per dare un saggio del respiro tecnologico del pensiero leonardiano contenuti nel Codice Atlantico, il museo farà vedere anche un modello di odometro (una strana 'carriola' per precise misurazioni cartografiche), due soffiatori progenitori delle macchine a vapore, e modelli architettonici che anticiparono, idealmente, le moderne tecniche di costruzione in prefabbricato.