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15 Ottobre 2003 ARCHEOLOGIA
Le Scienze
Un'antica città Maya
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Un vasto scavo archeologico ha riportato alla luce una città perduta che potrebbe essere stata una delle più ricche e prosperose dell'antica civiltà Maya. Per sei anni, i ricercatori hanno decifrato i geroglifici e studiato i palazzi rinvenuti a Piedas Negras, in Guatemala, nei pressi del confine con il Messico. Lo studio ha rivelato che la città era sorta come centro agricolo almeno nel 400 a.C., per scomparire in seguito a lotte di potere circa 1400 anni più tardi, più o meno nello stesso periodo in cui l'intera civiltà Maya cominciò a collassare.

"Siamo praticamente riusciti a scrivere la biografia della città, - afferma Stephen Houston, archeologo della Brigham Young University di Provo, nello Utah - Si tratta di una storia plausibile sulla nascita, la crescita e infine la morte di un ricco insediamento".

La causa dell'improvviso declino della grande civiltà Maya, che un tempo si estendeva dalla penisola dello Yucatan in Messico fino all'Honduras, è ancora oggetto di grandi dibattiti. la ricerca di Houston, parzialmente finanziata dalla National Geographic Society, suggerisce che la cultura collassò non in seguito alla siccità, come ritengono alcuni esperti, ma alla scomparsa della corte reale.

"La città - spiega infatti Houston - giunge alla sua fine attorno all'800 d.C., quando l'ultimo re conosciuto venne preso prigioniero da un regno vicino. Una volta scomparsi il re e la sua corte, sembra che non ci fu più una ragione per l'esistenza della città".