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14 Ottobre 2003 ARCHEOLOGIA
People´s Daily Online
I cinesi e i giapponesi intrattennero i primi scambi 7000 anni or sono
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Gli archeologi sostengono che Cinesi e Giapponesi intrapresero scambi culturali circa 7, 000 anni or sono. Più di 200 studiosi e archeologi cinesi e giapponesi sono convenuti a Beijing per un simposio sugli scambi culturali tra Cina e Giappone nella preistoria.

Hanno comparato ritrovamenti archeologici effettuati nella regione autonoma della Mongolia interna, al sito di Xinglonggou - conosciuto anche come il "primo villaggio primitivo cinese" - e ritrovamenti da un sito giapponese del neolitico, datato da 10, 000 a 4, 000 anni or sono.

Gli scambi culturali si verificarono su una rotta dalla Cina nord-orientale, attraverso le aree costiere russe fino alle regioni di Hokkaido e Honshu oltre 7, 000 anni or sono, ha notato Wang Wai, vice-direttore dell´Istituto di Archeologia dell´Accademia Cinese di Scienze Sociali.

Gli esperti sostengono che le conclusioni si basano su vari elementi di prova. Gli anelli di giada usati per ornare le orecchie e le piastre di giada usate per ornare il collo sono comunemente usate "contestualmente" nella Cina nord-orientale approssimativamente 8, 000 anni or sono, ed in siti Giapponesi di più di 7, 000 anni or sono, ha riferito Wang.

I Giapponesi sostituirono le ceramiche, una volta ampiamente utilizzare, con pezzi dal fondo piatto, con forme e decorazioni ampiamente reperibili anche nel nord-est della Cina.

Ritrovamenti dissotterrati dal sito di Xinglonggou, incluse case semi-interrate, ossa umane, ceramiche e utensili di pietra, saranno concludenti al fine dello studio degli scambi culturali tra le due nazioni, secondo Okamura Michio, direttore del Dipartimento per le Indagini del Sito di Heijo Palace dell´Istituto nazionale di Ricerca per la Proprietà Culturale.

Con una storia risalente ad almeno 7, 500-8, 000 anni, il sito di Xinglonggou, che fu scoperto nella città di Chifeng nella Regione Autonoma della Mongolia Interna nel 1982, ha svelato 27 siti abitati, 26 sepolcri ed oltre 50 fosse usate come depositi di provviste. Gli scavi iniziati nel 2001 rivelano che gli antichi popoli tribali vissero di caccia e raccolta di piante selvatiche.

Avevano alcuni usi unici, costruivano case seminterrate, seppellendo una piccola parte degli abitanti del villaggio all´interno di residenze apposite per qualche ragione imprecisata e ponendo corna di cervo, teste di maiale o gusci di conchiglie davanti alle case, probabilmente per ragioni religiose.

Il sito è il primo e meglio preservato dei villaggi primitivi in Cina e ha fatto retrodatare la cronologia della storia della produzione di giada nel paese.