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3 Aprile 2003 SCIENZA
nature.com
Nuovo accorgimento per la datazione dei mattoni
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Cuocere antichi materiali di costruzione potrebbe aiutare gli archeologi a datarli.

I mattoni si gonfiano molto lentamente con il passare degli anni, poiché tendono ad assorbire umidità. Il riscaldamento invece li asciuga. Quanto essi si restringano indica quanto siano antichi, poiché è proporzionale a quanto a lungo siano stati esposti all´azione dell´acqua, sostengono Moira Wilson dell´Università di Manchester, Istituto di Scienza e Tecnologia, Gran Bretagna, ed i suoi colleghi.

I ricercatori hanno realizzato una serie di esperimenti con mattoni vecchi e nuovi. In primis hanno scoperto che i mattoni nuovamente riscaldati al fuoco, invecchiati naturalmente all´aria per svariati mesi, si contraggono alla loro dimensione originaria dopo un paio d´ore di riscaldamento a circa 450 gradi centigradi.

In seguito, i mattoni sono stati invecchiati artificialmente per esposizione a vapore molto caldo. Un paio d´ore di esposizione al vapore sembrano avere lo stesso effetto di pochi secoli di normale invecchiamento. Il riscaldamento asciutto riporta invece i mattoni alla loro misura originale. Questo indica che il trattamento con il calore potrebbe riportare persino i mattoni più antichi al loro originale stato di produzione.

Infine, il gruppo si è sorpreso nel trovare una simile correlazione tra il restringersi e l´età dei blocchi da costruzione, fossero di 20 anni, di 120 anni, fino a campioni romani di 1900 anni d´età. Questo a dispetto del fatto che il processo di esposizione dell´argilla al fuoco è mutato considerevolmente negli ultimi due millenni.

Al presente, gli archeologi misurano l´età delle ceramiche usando un metodo chiamato termoluminescenza, che rivela quando un materiale d´argilla è stato riscaldato per l´ultima volta – quando furono cotti in un forno, in sostanza. Questo è accurato solo quando gli artefatti sono antichi almeno alcune centinaia di anni. Il nuovo metodo invece può operare anche per materiali d´argilla cotti molto più recentemente e fissare i dibattiti circa i più antichi.

"E´ l´artefatto antico quello su cui gli archeologi spesso hanno da discutere" ha dichiarato il membro del team William Hoff.

I nuovi ritrovati potranno anche aiutare costruttori ed ingegneri a stimare quanto un nuovo lavoro di muratura possa espandersi nel futuro. I costruttori normalmente includono piccoli spazi riservate alle dilatazioni di assestamento per garantire la stabilità dell´edificio a seguito della sua costruzione. Attualmente, è raccomandato uno spazio di un millimetro per ogni metro di opera muraria, ma il tasso di espansione su lunga scala non è mai stato misurato prima.