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16 Aprile 2003 ARCHEOLOGIA
nature.com
L´Antico Odeon dava una visuale ristretta
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Gli appassionati del teatro possono ora avere un posto virtuale nell´originale auditorium interno dell´Odeon di Pericle ad Atene. Sperando che riescano ad assistere allo spettacolo!

"Le linee di vista sono atroci, ed all´interno doveva essere stato piuttosto buio" ha dichiarato l´archeologo Drew Baker dell´Università di Warwick, Gran Bretagna. Una foresta di pilastri impediva a circa la metà del pubblico di avere la benché minima visuale del palco.

Il gruppo di Baker ha ricostruito l´Odeon secondo una combinazione di scritti greci e romani, registrazioni archeologiche raccolte dall´inizio del XX secolo ed consigli dagli architetti moderni.

Hanno dovuto fare ricorso a numerose, seppur informate, congetture: un sito di costruzioni ora copre le macerie dell´auditorium. "E´ uno degli edifici classici di Atene meno conosciuti, e dubito lo potremo ricostruire mai per come era all´origine" dice Baker.

Uno scrittore greco, per esempio, descrive l´edificio come avente "una testa fiammeggiante sul cappello di Zeus". I ricercatori hanno ricostruito il modello dotandolo di un tetto appuntito sormontato con una globo dorato per catturare i raggi del sole.

L´Odeon fu costruito attorno al 450 a.C., a seguito della conquista di Atene da parte di Pericle. Il teatro avrebbe dovuto ospitare circa 3, 000 ateniesi, che si sarebbero riuniti per ascoltare odi o musica, o ad allungare il collo per tentare di vedere una commedia.

I fortunati con una buona visuale avrebbero però assistito a qualcosa di speciale. Drammaturghi del calibro di Sofocle, Euripide, Eschilo e Aristofane, gettarono le fondazioni del dramma occidentale nel V secolo a.C. e le loro opere potevano bene essere rappresentate o replicate all´Odeon.

L´Odeon virtuale è parte di un progetto Theatron per la realizzazione di modelli computerizzati di teatri storici, dagli anfiteatri all´aperto delle antiche Grecia e Roma, agli spazi del XX secolo come il Teatro della Compagnia di Shakespeare a Stratford-on-Avon. I modelli computerizzati sono usati anche in ricerca e nell´insegnamento. E´ possibile acquistare l´accesso iscrivendosi on line.

Il progetto "crea un´empatia con il pubblico" dice Baker. "Non è solo archeologia sterile: se puoi stare seduto nello stesso posto in cui stava un greco nell´antichità e vedere le stesse cose che lui vedeva, potrai apprezzare meglio i popoli che costruirono queste cose".