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7 Febbraio 2003 ARCHEOLOGIA
BBC News online
I geologi investigano il campo di battaglia troiano
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La descrizione del campo di battaglia troiano data da Omero nel suo poema classico, l´Iliade, è accurata, sostengono gli scienziati.

Il soggetto della storia –l´assedio decennale dei greci alla città di Troia e lo stratagemma del cavallo di legno che usarono per portarlo a termine- può anche essere stato un mito, ma non lo era la sua geografia.

I ricercatori hanno prelevato sedimenti in profondità nel nordovest della Turchia per determinare come la linea di costa dovesse apparire attorno alla città, più di 2000 anni or sono, quando Omero costruì il suo racconto epico della guerra.

Quando hanno comparato i loro ritrovamenti con la sua descrizione della piana troiana, hanno trovato una corrispondenza.

Parlando al programma del BBC World Service, "Science in Action", John Luce del TrinityCollege di Dublino ha spiegato il significato di un tale studio.

"La descrizione omerica del combattimento a Troia deve essere presa seriamente, perché mostra analogie non indifferenti con i ritrovamenti geologici" ha dichiarato.

L´esatta collocazione geografica di Troia ha a lungo affascinato gli studiosi. Era convinzione comune che, nei tempi antichi, si trovasse molto vicina al mare. Quindi, attorno al 1870 l´archeologo tedesco Heinrich Schliemann scoprì quel che si ritenevano essere i resti di un´antica città; e si trovavano in un´area nell´entroterra di quella che è ora la Turchia.

Il racconto omerico si riferisce ad un tempo in cui una vasta area del Mare Egeo lambiva quasi Troia. Gli scienziati ora ritengono che, attraverso i secoli, l´insenatura marina sia stata colmata dal progressivo depositarsi di detriti dei fiumi, che avrebbe spinto indietro la linea di costa, fino alla posizione del giorno presente.

L´esperto classico, Dr John Luce ha dichiarato: "Al tempo degli scavi di Schliemann si credette che il sito del campo menzionato da Omero dovesse trovarsi sul lido del mare che vediamo ancora oggigiorno, ma nel corso di 3000 anni di storia i grandi fiumi [Scamander e Simois] hanno portato giù enormi quantità di detriti che hanno fatto avanzare la costa di alcune miglia."

Dal 1977, il Dr. Luce è coinvolto in un progetto di ricerca internazionale per l´attuazione di una perforazione sistematica nel tentativo di documentare i mutamenti del paesaggio.

Il Dr John Kraft, dell´Università del Delaware, Stati Uniti, ha portato avanti le indagini geologiche, insieme con i suoi colleghi Turchi, prelevando campioni di sedimenti dagli strati sotterranei.

"Abbiamo perforato per 70 metri al di sotto della superficie e abbiamo trovato 70 metri di materiali marini" ha spiegato.

Ulteriori scavi a sud della piana hanno rivelato quello che i ricercatori ritengono essere stata la maggiore area marina, e ciò li ha indotti a concludere che il mare deve essere stato spinto indietro alla sua attuale collocazione, mediante il deposito progressivo di detriti e materiale nel delta.

"Era proprio di fronte a Troia che abbiamo effettuato una perforazione, e sono emerse delle conchiglie marine" ha dichiarato il Dr Kraft.

Tornato a Dublino, il Dr Luce ha comparato le teorie originali di Schliemann con i ritrovamenti dei ricercatori e testato le frasi omeriche dell´Iliade.

Omero scrive che le navi greche che approdavano alla città costiera di Troia, cominciarono una guerra che sarebbe proseguita per 10 anni. Ma quando il Dr Luce ha tentato di applicare il racconto della battaglia alla nozione di Troia offerta da Schliemann, ha trovato "grandi difficoltà".

"Uno dei problemi era che non si sarebbe potuto passare attraverso Troia" ha spiegato. "Ma Omero ripetutamente si riferisce ad un´azione che si muoveva ondeggiando avanti e indietro, attraverso il fiume."

Reinterpretando il materiale scritto, il Dr Luce è giunto alla conclusione che "la citazione relativa all´oscillazione dell´asse del combattimento, delinea di necessità una diversa configurazione della città di Troia".

Il Dr Luce ed i suoi colleghi hanno mostrato come la posizione di Troia così elaborata, coincida con il racconto Omerico della battaglia.

Questa ricerca è stata riportata in maniera dettagliata sulla rivista Geology.