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12 Novembre 2003 ARCHEOLOGIA
The Independent
Le rovine mostrano che la città perduta degli Incas era parte di un vasto complesso
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La "città perduta"più famosa la mondo – le rovine Inca di Machu Picchu in Perù, trovate all´inizio del XX secolo - era parte di un complesso molto più vasto, secondo una sensazionale nuova scoperta archeologica.

Mentre indagava una sporgenza sulla montagna di fronte alla città Andina, una spedizione anglo-americana ha scoperto una serie precedentemente sconosciuta di edifici cerimoniali sacri di alto stato, sparsi per almeno un miglio quadrato di giungla.

Al momento attuale, usando la ricognizione aerea ad infrarossi ed esplorando la stessa giungla, il gruppo, guidato dall´esploratore inglese Hugh Thomspon e dall´archeologo americano Gary Ziegler, hanno trovato 33 edifici precedentemente sconosciuti. Hanno anche trovato altre sette costruzioni che erano state originariamente individuate dall´esploratore americano Hiram Bingham nel 1912, ma la cui ubicazione precisa era rimasta ignota, non essendo stato Bingham in grado di tracciare le coordinate, in quanto privo di squadre e compassi.

Un esame preliminare delle rovine suggerisce che il complesso fosse un ampio centro religioso usato per cerimonie e osservazioni astronomiche.

La nuova area si trova a due miglia dalla stessa Machu Picchu. La spedizione ha identificato, oltre agli edifici, otto plazas, sette piattaforme dell´altezza di 10 piedi, ed una serie di camminamenti murati che collegano le varie strutture. Gli edifici includono una massiccia sala di deposito, un probabile tempio solare (che ricorda in qualche modo il grande tempio del sole nella capitale incarica, Cuzco, a circa 45 miglia di distanza) e due osservatori per i solstizi e gli equinozi.

Gli archeologi ritengono che il complesso sia stato costruito dall´Imperatore Pachacuti alla metà del XV secolo. Il complesso, conosciuto come Llactapata, sembra essere stato costruito insieme a Machu Picchu come parte di un piano complessivo. Le costruzioni di Machu Picchu e Llactapata sono allineate l´una con l´altra e con il Monte Machu Picchu, che domina il sito.

Le rovine della città fortificata di Machu Picchu, consistono di circa 200 edifici eretti ad un´altitudine di 8, 000 piedi. Era probabilmente usata per offrire una sistemazione stagionale a dignitari di alto rango, ed alcuni servizi per celebrazioni votive per il sovrano ed il suo entourage, con stanze per 1, 200 persone, probabilmente durante l´inverno, quando Cuzco diveniva molto fredda. Llactapata invece, sembra essere stata di natura essenzialmente cerimoniale.

I siti pertanto si completano l´un l´altro e formano un grande insieme che si guarda da un lato all´altro attraverso il fiume.

Ziegler ha dichiarato: "E´ una scoperta importante che potrebbe alterare completamente la nostra visione di Machu Picchu, dal momento che il sito di Llactapata è strettamente collegato ad esso."

Thomson, appena ritornato nel Regno Unito dopo quattro mesi in Perù, ha dichiarato: "Questo deve essere uno degli ultimi luoghi rimasti sul pianeta dove si trovano ancora monumenti archeologici sopra il livello del suolo. Siamo estremamente emozionati per questa scoperta."

Gli archeologi hanno dichiarato che la scoperta rinforza la necessità di espandere i confini del Santuario Storico di Machu Picchu, per includere e proteggere un´area più ampia. Al momento presente le rovine di Llactapata giacciono all´esterno della protezione del Servizio del Parco Nazionale Peruviano e sono perciò vulnerabili ai saccheggiatori.

La spedizione ha scoperto evidenze che suggeriscono che i saccheggiatori siano stati attivi al sito, a dispetto del fatto che gli archeologi non ne conoscessero ancora l´esistenza.

Le rovine Inca sono visitate ogni anno da 500, 000 turisti.

Le esplorazioni sono state portate avanti con il supporto della Royal Geographical Society.