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16 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
seattlepi
LE TRIBÙ SI APPELLANO PER LA REGOLAMENTAZIONE DELL´UOMO KENNEWICK
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Le tribù indiane che non sono riuscite a bloccare l´esame scientifico dei resti di 9, 400 anni or sono, conosciuti come l´Uomo di Kennewick, si stanno appellando ad una corte, sperando di ottenere un ruolo nelle future scoperte.

L´appello è stato presentato alla IX Corte d´Appello dalla Tribù di Nez Perce, dalle Tribù Confederate della Riserva Indiana di Umatilla e della Nazione Indiana di Yakama, che sostengono che l´Uomo di Kennewick sia uno dei loro originari antenati.

"E´ un diritto fondamentale proteggere i seppellimenti dei nostri antenati" ha dichiarato Audie Huber, direttore degli affari intergovernativi per il Dipartimento delle Risorse Naturali della Riserva di Umatilla.

La corte aveva deciso nel mese di luglio che le tribù non avessero diritto ad alcun ruolo nello studio, poiché non si era riusciti a stabilire che fossero collegati ai resti.

Secondo la sentenza, l´Uomo di Kennewick non sarebbe stato coperto dall´Atto sulla Protezione dei Sepolcri dei Nativi Americani e dall´Atto di Rimpatrio del 1990, che richiede che musei ed altre agenzie restituiscano i resti trovati qualora si dimostri che abbiano affiliazioni culturali con una tribù esistente.

Le ossa contese sono conservate presso il Museo Burke dell´Università di Washington a Seattle.

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