L´antico insediamento presso la città romana di Caistor nell´Anglia orientale, una volta centro attivo ed efficiente della regione, è ora relativamente sconosciuto, e classificato da molti come uno dei tesori nascosti del Norfolk.

Questa situazione potrebbe cambiare dopo una pubblica consultazione popolare promossa recentemente dal Consiglio del Norfolk del sud. Negli anni ´30 scavi a Caistor scoprirono delle mura cittadine, un anfiteatro, una casa romana, strade, templi e bagni.

Il sito romano a Caistor e l´area circostante sono posseduti dal Fondo Archeologico del Norfolk e sostenuti mediante una partnership con il Consiglio del Norfolk meridionale ed altri corpi pubblici.

Al pubblico è ora stato chiesto di riempire un questionario circa se – e come- vorrebbero vedere migliorare il sito in un prossimo futuro.

Seguendo una stima di fattibilità al sito, vi sono ora allo studio quattro opzioni da portare aventi in un imminente futuro. Sono:

- Non fare niente di nuovo.

Ciò significherebbe conservare le mura romane esistenti, mantenere l´attuale parcheggio e i pannelli informativi, manifesti e opuscoli guida.

- Schema minimo

Come il precedente­, ma con alcuni nuovi edifici per informazioni, servizi igienici, accesso per i disabili e nuovi pannelli illustrativi ad arricchire il sito.

- Schema medio

Come il precedente, ma con ulteriori agevolazioni per l´accesso al sito e visite guidate; sarebbe presa in considerazione, se necessaria, anche una nuova via di transito per alleviare il flusso di traffico.

- Schema maggiore

Come il precedente, ma con un nuovo Centro per i Visitatori, con mostre, probabilmente un museo, una sala educativa e perfino un ristorante; la ri-collocazione dei parcheggi e maggiori opportunità per la ricerca archeologica.

Le persone interpellate hanno tempo fino alla metà di aprile per riempire i questionari.

Mike Bentley, ufficiale responsabile della zona per il patrimonio al Consiglio del Norfolk Sud, ha dichiarato: "Questa consultazione rappresenta un´opportunità genuina per la gente del Norfolk meridionale, per esprimere un parere circa il futuro del loro patrimonio storico".