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11 Giugno 2002 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Come riuscirono i monaci irlandesi a preservare i tesori culturali dell´Occidente
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Uno studioso di religione del XIII secolo, visitando l´abbazia di Kells, in Irlanda, raccontò tutto il suo stupore davanti alle 680 pagine di pergamena di un manoscritto decorato con elaborate incisioni, dei quattro Vangeli, dichiarando: "Si potrebbe credere sia il lavoro di un angelo, non di un uomo."

Nei secoli intercorsi dalla sua scoperta, il Libro di Kells ha stimolato molte simili espressioni di meraviglia.

A lungo considerato il capolavoro di tutta l´arte occidentale, il Libro di Kells contiene la versione latina di San Geronimo dei Vangeli in una calligrafia squisitamente ornata, conosciuta come maiuscolo. E´ la suprema rappresentazione del lavoro dei monaci Irlandesi per preservare i testi sacri, i classici greci e romani, ed altre opere della religione, letteratura, e tradizione culturale occidentale.

Nessuno sa per certo quando o dove il Libro di Kells sia stato compilato, anche se molti studiosi ritengono si tratti dell´opera dei monaci dell´abbazia fondata da St.Columba a Iona, un´isola a largo delle coste occidentali scozzesi.