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2 Settembre 2011 SCIENZA
Maria Amatulli http://www.ilgiornaledipozzallo.net
Mattanza dei delfini: in Giappone anche quest'anno è crudeltà gratuita
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Riparte come ogni anno la mattanza dei delfini in Giappone: anche Frattini condanna questa barbara pratica annuale

Come ogni primo settembre, anche quest'anno, in Giappone, quella che ormai è stata ribattezzata "baia della morte" si tinge di rosso.

Il rosso del sangue di migliaia di tursiopi, grampi, globicefali che perdono la vita a causa della mattanza dei delfini.

Alcuni esemplari, poche decine di delfini giovani e forti, vengono presi vivi e venduti ai delfinari del mondo. Gli altri, almeno 20mila all'anno, diventano oggetto di una crudele carneficina, uccisi per essere venderne la carne, spesso spacciandola per carne di balena (apprezzatissima in Giappone).

La mattanza è balzata agli occhi dell'opinione pubblica da quando il documentario "The Cove" ("La Baia"), fu presentato e premiato all'edizione 2009 del Sundance Film Festival (eccone il cui trailer).

Tutto il mondo si è mobilitato da ieri contro la mattanza dei delfini in Giappone: gli attivisti della Protezione Animali presidiano la sede dell'ambasciata giapponese insanguinati e vestiti a lutto, innumerevoli associazioni portano avanti campagne contro questa annuale crudeltà gratuita, e sul web il tam tam di indignazione e proteste si fa sempre più forte.

Tanto che anche Frattini, il Ministro degli Esteri italiano, condanna la mattanza: "Ho deciso di inviare il nostro ambasciatore a Tokyo per un passo formale, per dire loro che l'opinione pubblica italiana vede con grande preoccupazione e con un sentimento di profonda tristezza queste immagini - ha detto Frattini - l'opinione pubblica italiana avrebbe grande desiderio di un gesto giapponese che facesse cessare questa carneficina".

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