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STORIA
L'occhio della fenice
Autore: Capotummino Umberto
Editore: Sekhem

Prezzo: 18,50 Euro
Dati: p. 365
Anno: 2005

TAG: Saggi, AnticoEgitto,
Descrizione:

L'occhio della fenice consente al lettore di rivisitare il cammino iniziatico di Osiride alla luce dell'antica cosmologia basata sulla precessione degli equinozi, la stessa che ha orientato l'ordinamento dei quadri del Libro dei mutamenti cinese, I-Ching. A partire da questo testo analogie di numeri, immagini e miti riappaiono nei mandala tibetani, nei miti greci, nei vangeli, nell'Apocalisse di San Giovanni, nella cabala ebraica e segreta. Tutti i dati numerici che fanno da sfondo a queste antiche rivelazioni sono stati elaborati al computer che ne ha illuminato i nessi in una deriva trasversale animata da una collana di archetipi. Una trama di immagini che si definisce tra coincidenze e richiami nel deposito numerico giungendo a illuminare la sequenza portante delle formule del Libro dei morti degli antichi egizi custodito a Torino. Il lettore potrà percorrere le strade di queste forze e, nella percezione dei passi magici di Osiride, comprendere le metafore iniziatiche riflesse nei testi sacri egizi. A questo proposito il libro contiene un metodo che, utilizzando le chiavi numerologiche del Libro dei mutamenti cinese, I-Ching, consente l'accesso divinatorio alle formule del Libro dei morti degli antichi egizi. L'autore riporta l'ultimo colloquio con il noto egittologo Boris De Rachewiltz, traduttore del papiro di Torino, che ha espresso il suo apprezzamento per il rigore della ricerca sugli antichi testi e sui reperti dai musei del mondo, riproposti con foto e disegni.



Commenti:

Bent Parodi

L´OCCHIO DELLA FENICE - GIORNALE DI SICILIA 18/07/06- Frutto d´una lunga e matura ricerca, il libro è già stato accolto con grande interesse – e prima ancora della sua pubblicazione- dall´egittologo Boris De Rachewiltz e dal filosofo Massimo Cacciari. Umberto Capotummino docente palermitano e singolare figura di studioso indipendente alieno da ogni conformismo accademico, ci offre con la sua opera un convincente saggio sull´unità della Tradizione ( quella con la T maiuscola, per intenderci ), dimostrando in dettaglio -e su basi matematiche- come sia possibile la reductio ad unum fra scuole di sapienza in apparenza così distanti fra loro ( e non solo in senso geografico ). Ci riferiamo segnatamente al Libro dei morti degli Antichi Egizi e all´I-Ching o Libro dei mutamenti dell´antica Cina, indagati da oltre venti anni dal Capotummino nei vari aspetti filosofici, esoterici e divinatori. Ma cos´è mai l´occhio della fenice, il mitico uccello che risorge dalle sue ceneri? In Egitto esso è il simbolo per eccellenza della congiunzione del sole con la luna all´interno delle rivoluzioni lunisolari alle quali gli antichi sacerdoti consacravano il magico volatile. E Capotummino precisa: . Nella tradizione cinese, la fenice è chiamata Fenghuang, nome che implica l´unione dell´uccello maschio, feng, con il corrispettivo femminile, huang. La sua metamorfosi dipende dal fuoco ed è collegata al ritorno periodico degli equinozi.



Khnubis

L'occhio della Fenice (Edizioni Sekhem, 365pgg. euro 18, 5) consente al lettore di rivisitare il cammino iniziatico di Osiride alla luce dell'antica cosmologia basata sulla precessione degli equinozi, la stessa che ha orientato l'ordinamento dei quadri dell' I-Ching. A partire da questo testo analogie di immagini e miti riappaiono nei mandala tibetani, nei miti greci, nei vangeli, nella cabala ebraica e segreta. Tutti i dati numerici che fanno da sfondo a queste antiche rivelazioni sono stati elaborati al computer che ne ha illuminato i nessi in una deriva trasversale animata da una collana di archetipi. Una trama che si definisce tra coincidenze e richiami nel deposito numerico giungendo a illuminare la sequenza portante delle Formule del Libro dei Morti degli Antichi Egizi custodito a Torino. Il lettore potrà percorrere le strade di queste forze e nella percezione dei passi magici di Osiride comprendere il moto delle metafore iniziatiche riflesse nei testi sacri. L'autore riporta l'ultimo colloquio con il noto egittologo Boris De Rachewiltz, traduttore del papiro di Torino, che ha espresso il suo apprezzamento per il rigore della ricerca sui testi e sui reperti dai musei del mondo, riproposti con foto e disegni. Un mandala a colori rivela la chiave del calcolo al computer.



Elena

Il libro apre un viaggio tra i simboli e gli archetipi della magia cinese ed egizia. Nuovissimo! L'ho trovato nel web DISTRIBUITO da NdA-RIMINI



daniele

Da: La Repubblica - Palermo Libri - 07/02/06 "Menti aperte senza dimora" di Rosalba Miceli. "Esiste per chi voglia trovarlo un filo conduttore tra filosofia, divinazione, esoterismo del Libro dei Morti degli Antichi Egizi e i modelli numerologici dell'I King o Libro dei mutamenti dell'antica Cina. L'occhio della Fenice, di Umberto Capotummino, coniuga le due visioni, esaminando il simbolo della Fenice: per i primi, il magico uccello, associato alle piene del Nilo, evoca i cicli delle rinascita e dell'immortalità dello spirito, per i secondi risplende sul Polo celeste e, in terra, si relaziona alle fioriture stagionali. Comincia da qui un viaggio di iniziazione attraverso un circuito esoterico in cui i cicli di rinnovamento dei cieli si fondono con il destino degli iniziati, definiti " i fedeli del mutamento" ovvero coloro che assumono una mente che non abbia dimora. Al di là delle formule e delle tabelle divinatorie, il saggio è un invito a superare gli schematismi mentali e l'occasione per una rivisitazione della civiltà dell'antico Egitto, legata all'interpretazione dei preziosi papiri custoditi al British Museum di Londra e al Museo Egizio di Torino." Nel libro è riportato l'ultimo colloquio dell'autore con il noto egittologo Boris de Rachewiltz il quale esprime il suo autorevole apprezzamento per il rigore della ricerca e l'innovativa rilettura degli antichi testi sacri.